Curare prima di nascere. Con la messa a punto di strumenti chirurgici sempre più piccoli e adatti alle dimensioni del feto oggi è possibile.
La chirurgia fetale è l’insieme delle tecniche per il trattamento chirurgico in utero di diverse malattie feto-placentari. Questi interventi possono curare la malattia oppure migliorare le condizioni fetali in modo da aumentare le probabilità di successo della terapia medica e chirurgica dopo la nascita.
Negli ultimi 20 anni, i progressi nel campo della chirurgia endoscopica e i miglioramenti della tecnologia d’immagine ecografica hanno permesso la messa a punto di un numero crescente di tecniche di chirurgia in utero mininvasiva sul feto e la placenta. Questo aspetto è fondamentale poiché il grado di invasività di qualsiasi procedura prenatale è direttamente correlato con il rischio di complicanze dell’intervento.
La complicanza più importante è la rottura prematura delle membrane amniotiche (PROM), con i rischi che comporta, come il parto prematuro.
Responsabile scientifico dell’evento è il Dott. Mario Polichetti, direttore del reparto di gravidanze a rischio dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.
GRAV. GEMELLARE MONOCORIALE
Moderatori: Leonardo Caforio, Maria Antonietta Castaldi
8.30 – 9.00 Iscrizione partecipanti
9.00 – 9.15 Inquadramento diagnostico e terapia in utero delle principali complicanze (Isabella
Fabietti OPBG)
9.15 – 9.30 Gestione dei gemelli monocoriali sul territorio (Dott. Mario Polichetti Grav. a rischio
RUGGI)
9.30 Discussione
ERNIA DIAFRAMMATICA
Moderatore: Isabella Fabietti, Mario Polichetti
9.45 – 10.00 Inquadramento diagnostico (Dott.ssa Maria Antonietta Castaldi Grav. a rischio
RUGGI)
10.00 – 10.15 Criteri per il trattamento in utero e risultati (Anita Romiti OPBG)
10.15 – 10.30 Trattamento e follow-up post-natale (Laura Valfrè OPBG)
10.45 – 11.15 Coffee break
MALFORMAZIONI ADDOMINALI
11.15 – 11.30 Inquadramento diagnostico (Milena Viggiano OPBG)
11.30 – 11.45 Trattamento chirurgico (Andrea Conforti OPBG)
11.45 – 12.00 La gestione del neonato affetto da malf. addominali (Dott.ssa Maria Grazia Corbo,
Neonatologia RUGGI)
12.00 Discussione
ASPETTI BIOETICI DELLA CHIRURGIA FETALE
12.15 – 12.30 Don Luigi Zucaro (OPBG)
12.30 – 12. 45 Mons. Paglia (PAV)
12.45 – 13.00 Compilazione questionario ECM
Caforio Leonardo Obstetrics and Gynecology – MFM Chief of “Fetal and Perinatal Medicine and
Surgery” Unit Medical and Surgical Dept. of the Fetus, Newborn and Infant “Bambino Gesù”
Children’s Hospital and Research Institute Rome, Italy
Fabietti Isabella Specialista in Ginecologia ed Ostetricia Unità di “Medicina fetale e perinatale
medica e chirurgica” Ospedale Pediatrico Bambino Gesù P.za S. Onofrio 4, 00165, Roma
Romiti Anita Specialista in Ginecologia ed Ostetricia Unità di “Medicina fetale e perinatale medica
e chirurgica”. Ospedale Pediatrico Bambino Gesù P.za S. Onofrio 4, 00165, Roma
Valfre’ Laura Pediatric Surgeon Dept. Medical and Surgical Neonatology Bambino Gesu’
Children’s Hospital Rome, Italy
Viggiano Milena Pediatric Surgeon Dept. Medical and Surgical Neonatology Bambino Gesu’
Children’s Hospital Rome, Italy
Conforti Andrea Responsabile UOC Chirurgia Neonatale Dipartimento Medico Chirurgico del
Feto, Neonato e Lattante Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, IRCCS
EVENTO ACCREDITATO ECM
ISCRIZIONI SEGRETERIA RE.AME – Iscrizioni >>> wa.me/3807489458
FARMA E BENESSERE ACADEMY
Complesso Monumentale di San Giovanni – Sabato 15 Aprile 2023
Corso Umberto I, Cava de’ Tirreni (SA)
Responsabile Scientifico: Dott. Alfonso Senatore
Evento gratuito accreditato per 5 Crediti ECM – Medici, Farmacisti ed Infermieri
ISCRIZIONI SEGRETERIA RE.AME – Iscrizioni >>> wa.me/3807489458
FARMA E BENESSERE ACADEMY
Dott. Marco Barone
Farma e Benessere Academy è la scuola di formazione dell’Associazione Farma e Benessere ODV.
Gli Eventi sono gratuiti e realizzati in collaborazione con la Segreteria Organizzativa Re.Ame.
Re.Ame. Srls – Tel. 380.7489458 – Fax 089.463438
reame.segreteria@gmail.com
ELENCO EVENTI ECM 2023 in corso
Domenica 29 Gennaio presso l’Ordine dei Farmacisti di Salerno si terrà l’evento ECM dal titolo “L’intervista in Farmacia: conoscere e comunicare per fornire la migliore soluzione etica ed economica al paziente”.
L’iscrizione al convegno è gratuita e la partecipazione fornisce 7.8 Crediti ECM residenziali per il nuovo triennio formativo appena iniziato.
Relatore il Dott. Federico Mazzucchelli, Psicologo del Lavoro e Coach (Master in Business Coaching presso Scuola di Palo Alto – Milano).
Per potersi iscrivere, è necessario inviare una e-mail/messaggio all’indirizzo reame.segreteria@gmail.com oppure al numero wa.me/3807489458
Domenica 4 Dicembre alle ore 10.00, l’ Associazione “FARMA E BENESSERE”, in collaborazione con AGIFAR SALERNO terrà un INCONTRO presso la sede dell’ ORDINE DEI FARMACISTI DI SALERNO, sito a Salerno il in via Settimio Mobilio, Salerno, dal titolo “MICROBIOTA, IBS E PATOLOGIE GASTROINTESTINALI”.
Per potersi iscrivere, è necessario inviare una e-mail/messaggio all’indirizzo reame.segreteria@gmail.com oppure al numero Whatsapp 3807489458, indicando: NOME, COGNOME E QUALIFICA.
La partecipazione a questo incontro ed al Convegno del 29 Gennaio darà diritto ad 8 crediti ECM residenziali per il 2023.
PROGRAMMA E FACULTY
Intervista al Presidente dell’ Ordine dei Farmacisti di Salerno.
Per quanto possa sembrare strano da osservare, il farmacista è sostanzialmente rimasto fedele all’essenza della sua natura di professionista centrato sui bisogni della persona in due aspetti fondamentali della salute: la prevenzione e la cura.
Nel corso del tempo, le mutazioni della realtà da un punto di vista sociosanitario hanno visto accrescere la necessità di un “provider della salute”, di un professionista in grado anche di raccordare gli interventi operati sul paziente dagli altri professionisti sanitari a quelli generati dalle singole scelte individuali. Tutto questo nel segno della prossimità, della vicinanza intesa come disponibilità nello spazio e nel tempo, ma anche nel vissuto quotidiano di ciascun paziente che, prima ancora di essere considerato tale, va “interpretato” come Persona, nella sua dimensione materiale ma anche in quella comportamentale ed emotiva.
La sciagura della Pandemia di Covid19 ha reso visibile maggiormente questo ruolo: ovunque e sempre un farmacista ha potuto essere vicino alla popolazione che comunque ha continuato a soffrire di tutte le patologie preesistenti e ha continuato a doversi curare con il maggior gravame di una condizione più severa dovuta alla solitudine forzata e al timore di un futuro incerto.
E proprio in quegli orrendi momenti il Farmacista, chiamato alla massima collaborazione ha saputo evolvere parte del suo bagaglio cognitivo per indirizzarlo verso un settore più ampio rispetto a quello già posseduto, si è rimboccato le maniche in una formazione ancora più specifica e più adeguata alla nascente esigenza di salute sul territorio.
Definire, quindi, chi è oggi il farmacista sarebbe riduttivo nella misura in cui si darebbero confini alla potenzialità che questa professione ha nei confronti dei bisogni della collettività che, come è naturale che sia, sono velocemente mutevoli in funzione di quanto accade nel mondo circostante.
Direi sia importante vedere il Farmacista un una chiave dinamica che, tempo per tempo e luogo per luogo, riesce a tradurre in azioni la energia cognitiva che possiede, trasformando le azioni in un progetto che pone realmente al centro dei processi sanitari il paziente con le sue poliedriche esigenze. La Farmacia dei Servizi, che vede la Regione Campania impegnata nella sperimentazione per la remunerazione delle prestazioni e funzioni assistenziali erogate dalle farmacie con oneri a carico del Servizio Sanitario Nazionale, è, e sarà, la fucina nella quale si potrà iniziare a delineare il grande balzo.
Da tempo molte farmacie si sono impegnate ad offrire sempre maggiori servizi alla popolazione, con oneri alle volte a carico del cittadino o a volte con sperimentale spirito volontaristico; servizi spesso espressi in modo non uniforme sul territorio, ma seguendo una priorità di interventi estemporanea sull’onda delle necessità avvertite.
Definire un certo numero di prestazioni, quelle che emergeranno come maggiormente ottimizzanti l’impiego delle risorse, sarà la prossima frontiera da raggiungere per vedere ampliata ancor di più l’assistenza al cittadino, nella ineludibile evidenza che le risorse sono sempre limitate ma non insufficienti se organizzate da una regia che della loro ottimizzazione reale fa imperativo categorico.
Il futuro non sarà meno difficile del passato ma, se preparato in modo adeguato, saprà essere produttivo e migliore per una progressione della salute come reale bene per l’individuo e per la collettività.
Dott. Ferdinando Maria de Francesco – Ordine dei Farmacisti di Salerno
Si tratta di un’infezione zoonotica (trasmessa dagli animali all’uomo) causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo (monkeypox virus) ma che si differenzia da questo per la minore trasmissibilità e gravità della malattia che provoca. Il nome deriva dalla prima identificazione del virus, scoperto nelle scimmie in un laboratorio danese nel 1958. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa.
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Nelle aree endemiche è trasmesso all’uomo attraverso un morso o il contatto diretto con il sangue, la carne, i fluidi corporei o le lesioni cutanee di un animale infetto.
Il virus è stato identificato per la prima volta come patogeno umano nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo. Dalla sua scoperta, casi umani sono stati riportati in diversi paesi africani. . Attualmente la malattia è endemica in Benin, Camerun, Repubblica Centro Africana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Gana (solo casi in animali), Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo, Sierra Leone, e Sud Sudan.
Dal 13 al 21 maggio 2022, sono stati segnalati all’organizzazione mondiale della sanità casi di monkeypox umani in 12 Stati Membri in cui la malattia non è endemica. Alcune decine di casi sono stati segnalati in paesi europei fra cui l’Italia. Analisi epidemiologiche sono attualmente in corso per identificare la/e catena/e di trasmissione.
Il virus non si trasmette facilmente da persona a persona. La trasmissione umana è legata principalmente al contatto stretto con i fluidi corporei o con le lesioni cutanee di una persona infetta. Ci si può infettare anche attraverso droplets mediante contatto prolungato faccia a faccia o con oggetti contaminati (lenzuola, vestiti…). I dati ad oggi disponibili e la natura dello lesioni suggeriscono che il virus possa essere trasmesso attraverso rapporti intimi.
Nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole, piccole croste. La malattia si risolve spontaneamente in 2-4 settimane con adeguato riposo e senza terapie specifiche; possono venir somministrati degli antivirali quando necessario. Fino a questo momento la maggior parte dei casi ha avuto sintomi lievi con un decorso benigno.
Tuttavia, il vaiolo delle scimmie può causare una malattia più grave in alcuni gruppi di popolazione particolarmente fragili quali bambini, donne in gravidanza e persone immunosoppresse.
È possibile che le persone che non sono state vaccinate contro il vaiolo (vaccinazione abolita in Italia nel 1981) siano a maggior rischio di infezione con il monkeypox per l’assenza di anticorpi che, per la similitudine del virus del vaiolo con il monkeypox, possono essere efficaci a contrastare anche questa virosi. La vaccinazione post-esposizione (idealmente entro quattro giorni dall’esposizione) può essere presa in considerazione per contatti a rischio più elevato come gli operatori sanitari, compreso il personale di laboratorio, previa attenta valutazione dei rischi e dei benefici. (cfr. circolare Ministero salute del 25/05/2022).
ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ
Corso Umberto I, 395
84013 – Cava de’ Tirreni (SA)
Prenotazione: 089 464403 – lab.minerva@libero.it
Tre giorni di formazione e confronto medico. Convegno accreditato ECM, gratuito per professioni sanitarie.
Il Covid-19 ci ha insegnato quanto sia necessaria la collaborazione tra Medici di diverse discipline scientifiche per la gestione dei pazienti con cronicità.
Si è aperto uno scenario che sottolinea, ulteriormente, l’esigenza di una rete sanitaria che sia in grado di gestire i malati sul territorio garantendo, loro, prevenzione e cura.
Per realizzarli è necessaria una corretta gestione del paziente da parte dei diversi professionisti sanitari interessati e la formulazione di percorsi di cura che permettano la presa in carico del malato, garantendo la continuità assistenziale e l’integrazione degli interventi socio-sanitari anche attraverso l’informatizzazione come telemedicina e teleconsulto.
Una corretta integrazione ospedale -territorio , lasciando la competenza delle urgenze ad alta specializzazione all’Ospedale e affidando all’Assistenza Territoriale ( MMG, servizi territoriali) la cura delle cronicità, rappresenta oggi la strada per creare una Sanità centrata sul malato e non sulle malattie.
Le Giornate Mediche Cavesi , giunte alla XII edizione, rappresentano l’occasione per riprendere il confronto tra i tutti i Professionisti che parteciperanno in questo nuovo scenario pandemico.
Scarica la brochure con il programma: DOWNLOAD PROGRAMMA DEL CORSO
E’ online e disponibile per il download la nuova uscita gratuita per i soci e gli amici dell’ Associazione “Farma e Benessere” di Farma&Benessere la Newsletter di Salute, prevenzione e medicina!
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di Dott.ssa Anna Longanella
I virus, in particolare quelli a RNA come i coronavirus, evolvono costantemente attraverso mutazioni del loro genoma. Mutazioni del virus Sars-CoV-2 sono state osservate in tutto il mondo fin dall’inizio della pandemia.
Mentre la maggior parte delle mutazioni non ha un impatto significativo qualcuna può dare al virus alcune caratteristiche come ad esempio un vantaggio selettivo rispetto alle altre attraverso una maggiore trasmissibilità, una maggiore patogenicità con forme più severe di malattia o la possibilità di aggirare l’immunità precedentemente acquisita da un individuo o per infezione naturale o per vaccinazione. In questi casi diventano motivo di preoccupazione, e devono essere monitorate con attenzione.
L’OMS e la sua rete internazionale di esperti monitorano costantemente le modifiche in modo che, se vengono identificate mutazioni significative, l’OMS può segnalare ai Paesi eventuali interventi da mettere in atto per prevenire la diffusione di quella variante.
Le varianti ad oggi maggiormente conosciute e di interesse sono la variante alfa, la variante beta, la variante gamma, la variante delta ed in ultimo la variante mu.
Ogni variante ha specifiche caratteristiche di patogenicità e virulenza.
Per quanto riguarda l’impatto sull’efficacia delle vaccinazioni i primi studi affermano che il ciclo completo dei quattro vaccini già approvati rimane protettivo nei confronti di tutte le varianti, mentre diminuisce l’efficacia che si era evidenziata dopo la prima dose.
Ad oggi, dai dati emersi dagli studi effettuati dall’Istituto Superiore di Sanità, la variante predominante in Italia, con circa l’80% dei casi è la variante delta.
Per ciò che riguarda la situazione generale del Paese, al 1° settembre il 71,9% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino e il 63,9% ha completato il ciclo vaccinale.
In conclusione per ottenere una naturale efficacia della vaccinazione è necessario completare il ciclo vaccinale ed in casi specifici, come pazienti fragili, effettuare una terza dose di vaccino.
Associazione Farma e Benessere
Via Petrellosa, 27 - 84013 - Cava de' Tirreni (SA)